Horror, Lovecraft e mistero
La più antica e potente emozione umana è la paura, e la paura più antica e potente è la paura dell'ignoto. (H. P. Lovecraft, Supernatural Horror in Literature, 1927)
Fin dagli albori della nostra civiltà, l’uomo è sempre stato naturalmente attratto dall’orrore. Che sia esso derivato dall’ignoto oppure dal noto, da ciò che sappiamo dover accadere o da quello che è incognito nei progetti del futuro, nulla scuote di più il nostro animo di ciò che causa orrore. La paura infatti è l’Emozione primordiale, una spinta quasi istintiva verso ciò che risiede negli abissi del nostro pensiero. Questa spinta ci eleva, quasi trascinandoci, verso l’unica domanda alla quale, probabilmente, nessun uomo riuscirà a trovare una risposta soddisfacente: chi sono io?
Tramite la paura noi esploriamo le distese sconosciute di ciò che ci rende umani, fino ad arrivare alle pareti più profonde, oscure ed invalicabili dell’istinto di conservazione, quell’istinto che ci impedisce di sprofondare dentro noi stessi, e ci costringe a tremare di fronte all’infantile candore della paura.
Brightfield è un progetto che si prefigge di analizzare questo stadio emotivo in tutte le sue possibili sfaccettature, senza peccare di arroganza. Questo esperimento di gioco di ruolo dal vivo che prende le mosse dalla Rivoluzione delle 42 tesi di Paderna, cercherà di oltrepassare i vincoli del reale e della finzione, arrivando e superando il punto climatico in cui non si potrà più riuscire a dividere l’uno dall’altra.
Il grande compagno dell’orrore è chiaramente il mistero, niente può davvero creare la paura se non arriva da una scoperta o un’epifania. È per questo motivo che il CINR ha deciso di ispirarsi allo scrittore del genere Horror che forse è riuscito a coniugare nel modo più sinergico e coerente orrore e mistero: Howard Philips Lovecraft. Questo non vuole dire, ovviamente, che i rimandi e le ispirazioni siano univocamente a lui riferiti: sono stati infatti presi come esempio molti altri autori di genere come E.A. Poe, S. King, B. Stoker, il Marchese de Sade e M. Shelley, ma anche film quali “Shining”, “Alien”, “Dracula di Bram Stoker” e “Saw”, o serie tv come “American Horror Story” . L’evento esplorerà quindi tutte le sfumature della paura e del terrore, passando dall’horror psicologico a quello più violento.
Durante tutto lo svolgimento dell’evento, ci si interrogherà sulle domande fondamentali dell’uomo: Cosa sono disposto a fare pur di sopravvivere? Quanto valgono per me gli affetti? Cosa mi interessa di più al mondo? Per cosa sono disposto a morire? L’analisi dei personaggi proporrà varie chiavi di lettura che porteranno il giocatore a farsi domande complesse su ciò che realmente conta, e quindi sulla paura di perdere tutto. Sarete in grado di affrontare i labirintici ed oscuri meandri del vostro essere?
Tramite la paura noi esploriamo le distese sconosciute di ciò che ci rende umani, fino ad arrivare alle pareti più profonde, oscure ed invalicabili dell’istinto di conservazione, quell’istinto che ci impedisce di sprofondare dentro noi stessi, e ci costringe a tremare di fronte all’infantile candore della paura.
Brightfield è un progetto che si prefigge di analizzare questo stadio emotivo in tutte le sue possibili sfaccettature, senza peccare di arroganza. Questo esperimento di gioco di ruolo dal vivo che prende le mosse dalla Rivoluzione delle 42 tesi di Paderna, cercherà di oltrepassare i vincoli del reale e della finzione, arrivando e superando il punto climatico in cui non si potrà più riuscire a dividere l’uno dall’altra.
Il grande compagno dell’orrore è chiaramente il mistero, niente può davvero creare la paura se non arriva da una scoperta o un’epifania. È per questo motivo che il CINR ha deciso di ispirarsi allo scrittore del genere Horror che forse è riuscito a coniugare nel modo più sinergico e coerente orrore e mistero: Howard Philips Lovecraft. Questo non vuole dire, ovviamente, che i rimandi e le ispirazioni siano univocamente a lui riferiti: sono stati infatti presi come esempio molti altri autori di genere come E.A. Poe, S. King, B. Stoker, il Marchese de Sade e M. Shelley, ma anche film quali “Shining”, “Alien”, “Dracula di Bram Stoker” e “Saw”, o serie tv come “American Horror Story” . L’evento esplorerà quindi tutte le sfumature della paura e del terrore, passando dall’horror psicologico a quello più violento.
Durante tutto lo svolgimento dell’evento, ci si interrogherà sulle domande fondamentali dell’uomo: Cosa sono disposto a fare pur di sopravvivere? Quanto valgono per me gli affetti? Cosa mi interessa di più al mondo? Per cosa sono disposto a morire? L’analisi dei personaggi proporrà varie chiavi di lettura che porteranno il giocatore a farsi domande complesse su ciò che realmente conta, e quindi sulla paura di perdere tutto. Sarete in grado di affrontare i labirintici ed oscuri meandri del vostro essere?